Ho conosciuto Marco Anghileri, posso dirlo di aver conosciuto un grande alpinista ma ancora prima un grande uomo. Marco era diverso da tanti altri (grandi) alpinisti, era umile, appassionato fino all'anima e, soprattutto, ti trasmetteva una voglia di arrampicare, di non mollare mai che era contagiosa.
Ricordo che, quando ci siamo visti lo scorso Ottobre a Reggio Emilia, dove era intervenuto al congresso Cisasater del Cai mi aveva confidato che, durante il viaggio, ammirando le Alpi alle spalle e gli Appennini appena innevati davanti era rimasto estasiato da tanto spettacolo tantè che forte era stato lo stupore nel trovarsi davanti una sala gremita di persone ad ascoltarlo, in riverente silenzio e di sabato mattina, mentre ci incantava con lo 'spigolo dei Bellunesi'.
Ciao Marco, non è facile pensare che qualcuno Ti ha voluto lassù, perchè per me sei ancora con noi.
Paolo
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